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lunedì 28 settembre 2015

Per fortuna che c'è lui

"La vita cambia per sempre": la frase che mi hanno ripetuto spesso negli ultimi nove mesi mi è risuonata negli orecchi tutte le volte che in questi 24 giorni ho tentato di fare un programma, pensando impunemente di poter controllare gli orari di mio figlio. Già, perchè ora è lui, il mio poppante, a dettare regole e orari e a farmi capire che con lui è meglio cogliere l'attimo senza tanti preamboli. Quindi stamattina mi sono messa a scrivere un post, dopo giorni di latitanza, ma niente da fare: la pausa del sonnellino, che in genere dura un paio d'ore, dalle 10 a mezzogiorno, oggi è saltata in favore di una lunga coccola nelle braccia della mamma. Il papà era andato a lavorare ed è tornato per pranzo con un'idea geniale: tagliolini pancetta e funghi. Peccato che in dispensa non fosse presente nessuno dei tre ingredienti fondamentali e il fatto che io non avessi la più pallida idea di cosa cucinare era pioggia sul bagnato. Che fare? Ma soprattutto: come gli è venuto in mente di proporre qualcosa che sapeva benissimo di non poter avere? Voleva litigare con me? Al che, con una gestualità da far invidia al mago Silvan, mi fa apparire un sacchetto della spesa davanti agli occhi e per di più pieno! Inutile che ti dica cosa conteneva e altrettanto inutile spiegarti cosa abbiamo mangiato oggi per pranzo! Grazie papà, sei sempre pieno di sorprese.2015-09-27 12.37.26

Tagliolini funghi e pancetta

Ingredienti per 2 persone
200 gr di tagliolini all'uovo
130 gr funghi prataioli
70 gr pancetta affumicata
una punta di peperoncino
un filo d'olio evo
sale e pepe q.b
prezzemolo
pecorino
  • Scotenna la pancetta e tagliala a dadini, falla rosolare in una larga padella per circa 5 min. Nel frattempo taglia i funghi a fettini e aggiungili alla pancetta, insieme al peperoncino tritato. Regola di sale e di pepe.
  • Cuoci i tagliolini in abbondante acqua salata, scolali e falli saltare con i funghi e la pancetta, se necessario allunga con acqua di cottura. Impiatta e rifinisci con prezzemolo tritato, un filo d'olio e del pecorino a scaglie2015-09-27 13.01.29

giovedì 24 settembre 2015

Quello che so sul risotto

Sarà perchè vivo sulla strada che da Milano porta dritta alle risaie del novarese, fatto sta che fin da bambina il risotto mi ha conquistata con la sua morbida mantecatura voluttuosa e avvolgente a far da contrasto con la croccantezza del suo chicco. Ricordo ancora il risotto "al bacio" della zia Lilly, che con molta probabilità era un semplice risotto alla parmigiana, ma quel gusto semplice ha iniziato ad avere su di me un potere che non sono tuttora in grado di gestire: quando voglio un risotto,niente e nessuno si può opporre. Si dice che l'attesa del piacere è essa stessa il piacere e posso confermare che la preparazione del risotto con i suoi ritmi lenti ha un effetto terapeutico e rilassante sul mio spirito e quando lo assaggio, prima della mantecatura, trovando il chicco perfetto sotto i denti, allora pregusto già il momento di portarlo in tavola e il sorriso che accompagnerà la prima forchettata di chi lo aspetta con impazienza. Vorrei passarti quello che so sulla preparazione del risotto, dei punti fissi, capisaldi collaudati ed ereditati dalle donne della mia famiglia e anche da chi ha studiato più di me. Puoi giocare con questi semplici passaggi, usando gli ingredienti che vorrai, cambiando colori e profumi ai tuoi piatti come il pennello di un pittore sulla tela e spero che i miei consigli ti possano essere d'aiuto e.. buon risotto a tutti!2015-05-14 21.18.27
  1. Il brodo: è l'anima del risotto, la linfa che nutrirà il chicco in cottura, fallo sempre con della verdura fresca e abbinalo agli ingredienti del tuo piatto. Usa quello che hai in casa, vanno benissimo anche gli scarti delle verdure, puoi anche aggiungere della carne per risotti dal gusto più deciso oppure gli scarti di pesce per una buona pescatora. Assaggia sempre il brodo, perchè se ti piacerà il suo sapore, gradirai anche quello del risotto. Ti passo la mia dose per un brodo vegetale da circa 1,5 litri, in genere ne utilizzo la metà per 250 gr di riso e l'altra metà la congelo. 2 litri d'acqua, 2 gambi di sedano, 2 carote,1 cipolla oppure 2 scalogni, 5 grani di pepe, 1 manciata di sale grosso. Taglia le verdure in pezzi, mettile in una pentola capiente e aggiungi l'acqua, il sale e il pepe, porta a bollore e fai cuocere a fiamma bassa per circa due ore. Quando invece voglio un brodo di carne, aggiungo al tutto 150/200 gr di biancostato.
  2. La pentola: grande e dai bordi alti, in modo tale da girare il riso con comodità, soprattutto quando aumenterà di volume.
  3. Il cucchiaio: rigorosamente di legno, perchè gentile sia con la pentola che con il riso.
  4. Il riso: non lesinare mai sulla qualità, perchè è il protagonista del piatto. Io preferisco il Carnaroli, ma anche il Vialone nano è altrettanto adatto. Ti sconsiglio gli altri tipi di riso.
  5. Il soffritto: burro oppure olio l'importante è scaldare il grasso a fiamma bassa e aggiugere cipolla o scalogno tritati molto finemente, vanno fatti imbiondire e non devono assolutamente scurirsi.
  6. La tostatura: lascia che il chicco si impregni dei sapori del soffritto, fallo diventare traslucido e goditi il piacere di sentirlo "cantare", mentre saltella sul fondo e sui bordi della pentola. E' un passaggio che dura circa 5 min, tocca il riso con le nocche delle mani: quando è ben caldo, il riso è tostato.
  7. La sfumata: se opti per questo passaggio, assicurati che il vino sia un buon vino e non considerarlo un ingrediente accessorio, perchè se il vino è cattivo lo sarà anche il tuo riso. Va aggiunto subito dopo la tostatura, alza la fiamma e fai evaporare: per esserne sicuro, inclina la pentola su un lato e se non vedrai scorrere nessun liquido, avrai completato la sfumata.
  8. Aggiungere il brodo : aiutati con un mestolo, in modo che il riso sia sempre bagnato, ma non in ammollo. Non aggiungere altro brodo, finchè il mestolo precedente non è stato completamente assorbito.
  9. La girata: per girare il risotto disegna un otto con il cucchiaio di legno e poi un cerchio, seguendo il bordo della pentola. Esegui questo passaggio spesso, specialmente quando aggiungi il brodo.
  10. Noce moscata: giusto una grattata dopo il primo mestolo di brodo. Mi è stato detto che se la metti non si sente, ma se non la metti ne senti la mancanza: ti assicuro che è la verità!
  11. La cottura: sempre al dente, con l'interno del chicco croccante. Imparerai a riconoscere una buona cottura solo guardando il riso a dispetto dell'orologio. Saprai da te, con la pratica, quando spegnere la fiamma e iniziare a mantecare.
  12. La mantecatura: va sempre eseguita lontano dal fuoco con una bella noce di burro e abbondante formaggio grattugiato (tranne per il risotto alla pescatora) mescolati al riso.
  13. Il servizio: servo sempre il mio risotto su un piatto piano, battendolo sul fondo per far sì che si allarghi sulla sua superficie. Può sembrare un passaggio marginale, ma, dopo tutta questa preparazione, non cadiamo sul finale! Anche se lo gusterai da solo, viziati con questo piccolo rito, ne vale davvero la pena!2015-07-18 20.17.26

venerdì 18 settembre 2015

Come una volta

Ci sono tanti tipi di film: per tutti, per soli adulti o vietati ai minori di..e poi ci sono quelli da uomini e da donne. Quest'ultima categoria provoca in genere delle "tensioni" nella coppia, perchè film tipo" Pretty woman"," Il matrimonio del mio migliore amico" e non da ultimo" Cholcolat" non puoi non guardarli anche se si trattasse della milionesima volta, infatti, non so come, ma su noi donne esercitano sempre un fascino irresistibile che non è facile far comprendere all'esemplare maschio che occupa il posto accanto al tuo sul divano.Uno dei film che rivedrei all'infinito senza mai stancarmi è "Monna Lisa smile" con Julia Roberts, ambientato in un college femminile nel secondo dopoguerra in cui un'emancipata prof di storia dell'arte si scontra con una realtà conservatrice che vede la donna realizzata solo come moglie ed angelo del focolare. Una casa con una lavatrice, un forno, un frigofero e un marito che torna tutte le sere e trova una cena da leccarsi i baffi, preparata dalla mogliettina sempre impeccabile con il suo giro di perle al collo! Cosa potrebbe volere di più una ragazza dalla vita? livingin_monalisasmile_6
La verità, quando guardo questo film, è che non si può non storcere il naso difronte ad una donna che passa l'aspirapolvere mentre legge un libro.. ma quanto fascino quelle ragazze tuttofare che seguono lezioni di economia domestica e penso che questa materia debba essere reintrodotta nelle nostre scuole, oggi più che mai, come fanno già da tempo nel nord Europa. L'importanza di avere sotto controllo ogni dettaglio, soprattutto economico, della nostra casa, è il presupposto per evitare gli sprechi e forse ci potrebbe aiutare a vivere in maniera più serena. Propio l'altro giorno pensavo alla fortuna di avere tante comodità che dimezzano i tempi nelle pulizie di casa o nella preparazione di un piatto e allora mi sono chiesta se sarei in grado di farne a meno. La risposta non ha tardato ad arrivare grazie a mio figlio, che pare essere molto sensibile al rumore del mixer e della planetaria, quindi l'altra sera ho preparato un plum cake usando solo le mie manine, fatta eccezione per un albume montato a neve con le fruste elettriche (usate alla minima velocità!). Lo stampo di alluminio in cottura ha fatto il resto, rendendo il dolce morbido, che ho potuto gustare nei giorni seguenti per colazione, senza che si seccasse. L'ho servito con un coulis di more per dare una nota fresca e leggermente acida, ma a colazione ne spalmavo una fetta con della crema alla nocciola: una coccola irresistibile! Insomma che alla fine di queste elucubrazioni mentali penso che negli anni '50 sarei stata davvero un impiastro come donna di casa, ma che nel 2015 sono ancora in grado di preparare un dolce hand made! 2015-09-13 15.04.09

Plum cake alle mandorle con coulis di more

Ingredienti
120 gr di farina 00
125 gr di farina di mandorle
220 gr di burro morbido
220 gr di zucchero di canna fine
4 uova + 1 albume (il peso è di circa 220 gr)
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
Per il culis di more
250 gr di more
3 cucchiai di zucchero di canna fine
  • Accendi il forno a 180° in modalità statico.
  • Prepara uno stampo da plum cake della capacità di 1 litro, imburrato e infarinato.
  • Mescola con una spatola il burro e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungi le uova intere uno alla volta.
  • In un'altra ciotola mescola le due farine, il sale, il lievito e il bicarbonato e aggiungine un cucchiaio alla volta al composto di uova, burro e zucchero, finchè il tutto non è ben amalgamato.
  • Monta a neve l'albume e miscelalo al composto, mescolando dal basso verso l'alto.
  • Inforna per circa 60 min, facendo la prova stecchino per verificare la cottura. Dopo circa 40 min fai un'incisione con un coltello lungo la superficie del dolce per ottenere il classico taglio da plum cake.
  • Prepara il coulis di more: Lava le more velocemente sotto acqua corrente, asciugale e frulla in un mixer con lo zucchero di canna fine. Passa il tutto attraverso un colino per eliminare i semini.2015-09-15 14.39.35

lunedì 14 settembre 2015

Uno chef tutto mio

Mi piace cucinare, mi piace davvero, soprattutto quando devo impastare, perchè usare le mani mi fa sentire un'artista, mi rende capace di creare. Fino a poco tempo fa è stato abbastanza semplice conciliare gli impegni con quella che considero la mia passione, ma, da quando siamo tornati dall'ospedale con il nostro cucciolo, ho dovuto confrontarmi con una realtà un po' diversa, le priorità sono cambiate, perchè tutto ruota intorno al nostro piccolino e alle sue esigenze: tutto può aspettare, ma una poppata no! Francesco però ci viene incontro e già dopo pochi giorni a casa ci evita levatacce in piena notte, riuscendo a dormire anche per cinque ore filate. Ovviamente quando si sveglia bisogna essere pronti, sia la mamma col suo latte sia il biberon con quello artificiale, che il papà è diventato super esperto a preparare. Insomma che siamo diventati i suoi chef personali e la cosa mi piace molto, intendiamoci, ma ti mette difronte ai tuoi limiti nel far quadrare tutte le cose da fare, bisogna sfuttare ogni attimo in cui lui si abbandona nelle braccia di Morfeo e darsi veramente da fare. Mi spaventava molto questo momento, perchè io ho sempre avuto dei ritmi molto tranquilli nell'organizzarmi, ma ho la fortuna di vivere con un marito eccezionale, che si sta rivelando anche un papà incredibile e che è stato in grado di riportarmi con i piedi per terra con una sola frase: "Non sono il tuo chef personale!".Ratatouille Sei parole, pronunciate con il candore più semplice, velate da una sottile ironia, che mi hanno fatto sorridere e riprendere le redini di una vita che sarà sicuramente cambiata, ma è una vita comune a milioni di donne e , soprattutto, è la vita che ho scelto e quindi..si parte! Il primo piatto cucinato dopo la nascita di Francesco è stata questa pasta, di cui ti lascio la ricetta, niente di fantasmagorico, ma importante per me e che spero possa essere di stimolo e di sprone per chi si trova in un momento difficile: se ce la sto facendo io, giorno dopo giorno, ce la farai sicuramente anche tu!

Amatriciana..ma non troppo

Ingredienti per due persone
150 gr di fusilli
70 gr di speck a striscioline o a dadini
30 gr di pecorino toscano grattugiato
200 gr di passata di pomodoro
sale e pepe q.b
una punta di peperoncino fresco
  • Butta la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo fai rosolare lo speck in una larga padella per circa 3 min. Aggiungi la passata di pomodoro e il peperoncino tritato. Fai restringere il tutto per circa 5 min e regola di sale e di pepe. Poco prima di scolare la pasta aggiungi il pecorino.
  • Scola la pasta e falla saltare con il condimento, servi subito, aggiungendo ancora del pecorino a piacere.2015-09-10 12.40.55

venerdì 11 settembre 2015

Un nuovo inizio

2015-09-11 17.12.06Lo sostengo da sempre che questo è il mese del cambiamento, che ogni anno segna la rottura di un equilibrio consolidatosi in precedenza: dall'estate all'autunno, la natura si rinnova, vestendosi di nuovi colori e nuove luci. E' un nuovo inizio, forse il vero inizio dell'anno, quasi che una nuova vita si aprisse davanti a te, facendoti sentire diversa, in bene o in male, ma comunque diversa da prima..Esattamente il tre settembre alle 4.17 della mattina per me è iniziata una nuova vita, insieme a quella di mio figlio, che ho stretto a me, tutto sporco e tremante, che piangeva come un disperato. Una nuova vita con tante ansie e paure, perchè sai che niente sarà mai più come prima, ma con la consapevolezza di dovercela fare: sei giorni di ospedale in cui pensi di non essere all'altezza di quel ruolo, ma poi ti convinci che se Qualcuno te l'ha affidato, aveva di certo i suoi buoni motivi. E allora si iniziano a vedere le cose sotto una nuova luce: un marito già meraviglioso, ma che fosse così in sintonia con te non lo credevi possibile.. e poi lui, il nostro cucciolo per cui tu sei "La mamma", che ti riconosce dall'odore e calma solo con te la sua fame ossessiva di latte e coccole. Quindi è ora che si comincia davvero, inizia il nostro campionato di genitori, spero che nostro figlio abbia fame di vita con la stessa foga con cui morde me, come fosse un piccolo piranha. Vai Francesco, il mondo è tuo!

mercoledì 2 settembre 2015

Primo settembre..di cento anni fa

2015-09-01 16.21.32Ah, finalmente settembre, il mese della doppia stagione: sia estate che autunno nella loro mitezza più dolce si mescolano così giocosamente e via dicendo.. Avrei voluto che il primo post del mese fosse poetico e bucolico, facendomi ispirare dal cambiamento della natura, l'avevo quasi pianificato con ricetta annessa e invece.. Invece mi vedo costretta a cambiare i miei piani e a lanciare nel web, dopo Iliade ed Odissea, un'altra epopea, ovvero "L'incompresa"! Meno poetica, meno sanguinosa delle prime due, ma comunque piena di conflitti e di quel pathos che trae la propia linfa vitale da uno scontro altrettanto epico e vecchio come il mondo: la continua tensione del rapporto uomo/donna all'interno del matrimonio. Ma partiamo dall'inizio e dalla mia intenzione di cogliere, forse per l'ultima volta quest'anno, l'occasione di imbrigliare l'estate nei vasi delle "quattro stagioni". La passata di pomodoro in effetti l'avevo già fatta un mese fa, ma è finita subito, data la sua estrema bontà, unita all'esigua quantità della scorta. Quindi aspettavo che il momento giusto si presentasse, ma ahimè finivo sempre per essere nel posto giusto, ma con il cestino della spesa sbagliato.. Ieri però ho preso una decisione e armata di gettone e, carrello alla mano, ho comprato 2,5 kg di pomodori, Italiani (ça va sans dire), varietà pizzuttello e perino e ho dato sfogo alla massaia che c'è in me. Il procedimento in sè non è difficile, ma è laborioso e, come si dice qui da noi, ci vuole il suo tempo. Insomma che taglio pomodori, sterilizzo vasi, schiumo e passo al passaverdura. Sudata, ma fiera del mio lavoro, sto quasi per riempire i vasi, quando..si apre lentamente la porta della cucina e sulla soglia mi appare lui, che annusa l'aria come un cane da tartufo e osserva e poi, purtroppo, fa la scelta sbagliata e decide di parlare:"Non hai ancora finito con la passata? Se la compravamo già fatta costava meno.." e la porta si è richiusa. Piccolo ingrato -ho pensato subito- cento anni fa non mi avresti parlato così! Cento anni fa, esattamente il primo settembre 1915.. Saresti stato felice di vedere tua moglie all'opera e di avere la dispensa piena di prelibatezze da gustare il prossimo inverno! Altro che smartphone e Sky e il campionato! Avresti ascoltato quella vecchia radio, che ora fa solo da soprammobile e avresti guardato con golosità anche un solo piatto di minestra, invece di scrutare il frigo pieno senza riuscire a prendere una decisione! Ah sì, se solo fossimo nel 1915! Poi ho pensato altro, però: niente discussioni cento anni fa, tante mogli, tante mamme coi loro bambini, a cenare soli attorno al tavolo .. Non avrei potuto darti dell'ingrato e nemmeno vederti entrare dalla porta della cucina, non avresti visto nascere nostro figlio, forse saresti tornato per Natale, se fossimo stati fortunati, tu ed io.. Cento anni fa l'Italia era già entrata in guerra e penso propio che le famiglie non se la passassero granchè bene e che tante mamme e tante mogli non hanno potuto più riabbracciare figli e mariti. Allora me le tengo strette tutte le nostre incomprensioni, tutte quelle discussioni e diversità di opinioni, tutte le punzecchiature che ogni giorno ci facciamo come fameliche zanzare.. Mi tengo stretta noi..

La passata di pomodoro 2015

2015-09-02 14.07.07
Ingredienti per ogni kg di pomodori
1 kg di pomodori
5 gr di basilico fresco
1 cucchiaino di zucchero
olio extravergine di oliva q.b
vasetti per conserve
  • Lava i vasetti e i tappi e sterilizzali in una pentola dai bordi alti, coprendoli con acqua fredda e facendoli bollire per 30 min. Trascorso il tempo, prelevali con una pinza e mettili a testa in giù su un canovaccio pulito.2015-09-01 16.49.59
  • Taglia i pomodori a pezzi , eliminando le eventuali parti verdi, le imperfezioni e le ammaccature e ponili in una pentola capiente dai bordi alti. Aggiungi il basilico pulito e lo zucchero e mescola con le mani. Accendi la fiamma e cuoci per 40 min circa.( Se come me fai 2,5 kg di pomodori, ci vorranno due ore di cottura). Ogni tanto controlla se si forma della schiuma e toglila con una schiumarola. Passa i pomodori al passaverdura e, se serve, rimetti sul fuoco il tempo necessario per raggiungere la densità desiderata.
  • Aiutandoti con un mestolo e un imbuto, riempi i vasetti, stando a 1 cm dal bordo, versa un filo d'olio extravergine di oliva e chiudi.
  • Poni i vasetti nella pentola che hai usato per sterilizzarli, avendo l'accortezza di mettere sul fondo uno strofinaccio per non rischiare di romperli.Riempi la pentola di acqua fredda fino a coprire di 1 cm i vasetti, una volta che l'acqua avrà raggiunto il bollore, falli bollire per 30 min, spegni e falli raffreddare nella loro acqua. Una volta pronti, schiaccia il coperchio nel centro con un dito: se non si muove, significa che hai fatto il sottovuoto e puoi conservare il vasetto chiuso massimo un anno. Se il sottovuoto non ti è riuscito è meglio conservare i vasi in frigo e consumarli nel giro di pochi giorni. 2015-09-01 19.35.09
Ricordati di aggiungere il sale, quando userai questa passata, ma non è necessario il soffritto, io la trovo perfetta così. Lo zucchero serve solamente per togliere l'acidità al pomodoro.