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sabato 15 agosto 2015

Un rospo a Ferragosto

Giornata fresca e ventilata oggi, l'ideale per la tradizionale grigliata di Ferragosto. Noi l'abbiamo passata in famiglia, a casa dei miei genitori in compagnia di mia sorella, suo marito e i loro due piccoli monelli: Giovanni e Benedetta.
A tutto quello che si poteva umanamente grigliare ci ha pensato Anna (mia mamma) che ha portato in tavola carni e verdure cotti alla perfezione, oltre alle immancabili bruschette con aglio e senza, onde non scontentare nemmeno il palato più sofistico.
Dopo aver chiuso la parte del salato con un assaggio di pecorino di Norcia, si è aperto il buffet dei dolci, preparato da me e mia sorella. Buona la sua torta morbida alle pesche servita con una ganache di cioccolato fondente, io invece ho pensato al gelato (alla crema) e ai biscotti per il caffè, sfruttando così l'occasione per porre fine alla diatriba macarons/bacarons che continua fra me e Gabriele da qualche giorno.
Torta alle pesche di Clara
Quindi ho portato due ciotoline ben distinte con le due differenti preparazioni e alla fine, posso dire di avere vinto, anche se non in modo schiacciante, comunque una vittoria è sempre una vittoria, quindi punto e a capo, la questione è risolta! La giornata poi è proseguita in maniera molto tranquilla con i bambini che cercavano di stanare le lumache da ogni angolo del giardino, quando un grido ha tagliato l'aria, facendosi sentire forte e chiaro:"Un sciat! Un Sciat!". Era mia mamma che fra il serio e il divertito voleva avvisare tutti della sua scoperta: infatti vicino alla rete che divide il giardino di casa dall'orto c'era uno sciat  in carne ed ossa. Ma in quel momento carico di tensione una domanda si fa largo nella mia mente sconvolta: che cos'è uno sciat? La parola mi ricordava solo una specialità valtellinese, quindi c'era un piatto di sciatt in giardino? Certo chi ce lo aveva messo poteva avvisare prima che iniziassimo coi dolci! Curiosa all'ennesima potenza mi sono precipitata a vedere e.. sopresa.. Eccolo il piccolo e dolce sciat..
Ti avrei baciato volentieri, piccolino, ma  sei perfetto così.. ho sempre apprezzato  più i rospi veri dei finti principi azzurri!
Buona festa dell'Assunta a tutti!

Macarons After Eight

Ingredienti per circa 22 macarons
2 albumi (circa 65 gr)
3 rametti di menta fresca
65 gr di mandorle pelate
125 gr di zucchero a velo
30 gr di zucchero semolato
1 cucchiaino di colorante verde
Per il ripieno
100 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao
7 cucchiai di latte
  • Lascia gli albumi a temperatura ambiente per circa un'ora.
  • Frulla le mandorle, le foglioline di menta e lo zucchero a velo in un mixer, fino ad ottenere una polvere molto fine.
  • Monta gli albumi a neve ferma con lo zucchero semolato. A questo punto incorpora con un setaccio la polvere di mandorle e zucchero a velo, dal basso  Opzioni verso l'alto per non smontare il composto.
  • Fodera una teglia con cartaforno e con una sac à poche forma dei mucchietti il più possibile uguali fra loro. Fai riposare per un'ora. Nel frattempo accendi il forno 150° in modalità statica.
  • Cuoci le calotte dei macarons per 13 min circa, togli dal forno e fai raffreddare.
  • Sciogli il cioccolato e il latte a bagnomaria , si formerà una crema: usala per accoppiare le due metà dei macarons.












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Maria